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L’AGGETTIVO
L’AGGETTIVO
Fame… per gradi!
E io sono
Dopo una camminata tra i boschi di Monte Fatica… giusto meno
affamata di un
Io sono elefante a digiuno
Sono
affamato come da due mesi!
affamata!
un lupo!
E io sono più
affamato di te!
Fame... fame! Sono Sono comunque
affamatissimo! io il più affamato
del gruppo!
La caratteristica che accomuna questi ragazzi è quella
di essere tutti affamati, anche se con intensità diversa.
Essi, infatti, si sono espressi usando il medesimo aggettivo
qualificativo (affamato), ma di grado di volta in volta diverso.
L’aggettivo esprime solamente l’esistenza
Piera è affamata.
della qualità: è di grado positivo.
Mirko è più affamato di Piera, Questi aggettivi non soltanto
mentre esprimono la qualità ma
Paolo è affamato come un lupo stabiliscono un confronto,
e cioè “comparano” e sono
Sandra è meno affamata di un elefante. di grado comparativo.
Giacomo è affamatissimo Questi aggettivi esprimono la
qualità al massimo grado (è cioè
invece
assoluta) o in misura elevata:
Fabio è il più affamato del gruppo.
sono di grado superlativo.
Lo stesso aggettivo, quindi, può essere usato in tre diversi gradi di intensità.
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