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STORIE DI SEMPRE                                                                    La più... smisurata



                                      I VIAGGI DI GULLIVER
















                                                           1   UN GIGANTE FRA GLI OMINI




                                                          Quando Gulliver aprì gli occhi, sulla spiaggia di Lilli-
                                                          put era già sorto il sole. Tentò di alzarsi, ma si accor-

                                                          se con stupore di essere avviluppato in sottilissimi fili
                                                          che lo immobilizzavano a terra, disteso supino.
                                                          All’improvviso sentì qualcosa avanzare sul petto... Era

                                                          un esserino alto non più di quindici centimetri armato
                                                          di arco e frecce, seguito a poca distanza da molti

                                                          altri omini. D’istinto Gulliver lanciò un urlo: in pochi
                                                          secondi tutti quegli omini schizzarono per ogni dove.

                                                          Con qualche movimento, Gulliver riuscì a liberare un
                                                          braccio, ma una pioggia di frecce minuscole e pun-

                                                          genti come aghi gli suggerì di starsene buono in atte-
                                                          sa del momento giusto per fuggire.
                                                          In meno di un’ora, però, venne costruita accanto a lui
                NUOVE PAROLE
                                                          un’impalcatura alta circa mezzo metro. Un omino salì
                  Leggi e spiega il significato           fin lassù e Gulliver gli si rivolse portando le dita alla

                  delle parole ed espressioni             bocca per fargli capire che aveva fame.
                  tenendo conto delle frasi               Poco dopo, un centinaio di altri esserini vennero in
                  in cui sono inserite, quindi            processione fino alle sue labbra trasportando ceste e
                  usale per comporre delle
                  frasi sul quaderno.                     ceste di cibo. Gulliver ingoiava due o tre cosciotti per
                                                          volta: erano molto saporiti, ma per lui non erano più
                  avviluppato
                                                          grandi delle ali di un uccellino.
                  supino
                                                          Gli  omini  lo  guardavano  sbalorditi.  Ormai  aveva  di-
                  per ogni dove
                                                          vorato tutte le loro provviste, tuttavia quel prigioniero
                  in processione
                                                          gigante sembrava insaziabile...


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