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I GRECI
Sparta

Le poleis di Sparta e Atene
STORIA

Pur avendo diversi elementi in comune, ciascuna polis aveva leggi e caratteristiche
proprie. Le due principali città greche, Sparta e Atene, svilupparono due forme di
governo molto diverse fra loro.

SPARTA: l’oligarchia

Sparta è una città del Peloponneso e fu fondata intorno
al 1200 a.C. dai Dori. La sua popolazione era divisa in tre

classi sociali molto differenti.
• Gli spartiati erano i ricchi aristocratici e si ritenevano i di-
retti discendenti dei Dori. Combattevano nell’esercito e for-
mavano il gruppo meno numeroso, tuttavia erano gli unici
a essere considerati cittadini. Si riunivano in un’assem-

blea chiamata apella ed eleggevano alcuni aristocratici,
che avevano il compito di affiancare due re nel governo
della polis.

A Sparta, dunque, le decisioni erano prese da un gruppo di
poche persone: questa forma di governo si chiama oligar-
chia, una parola che significa appunto “governo di pochi”.
• I perieci erano liberi, ma non erano considerati cittadini.
Vivevano nelle zone vicine alla città e non partecipavano

alla vita politica di Sparta. Si occupavano prevalentemente
di artigianato e commercio.
• Gli iloti costituivano il gruppo più numeroso ma non ave-

vano alcun diritto. Erano i discendenti delle antiche po-
polazioni sottomesse dai Dori. Venivano trattati da schiavi
e svolgevano i lavori più duri. In guerra, combattevano al
servizio degli spartiati.

L’IMPORTANZA DELLA GUERRA

forza
A Sparta i valori più importanti erano la forza fisica e il coraggio.
coraggio
fisica
La vita degli spartiati era interamente dedicata all’addestramento
addestramento
militare
militare.
allontanati dalla famiglia
A sette anni i bambini venivano allontanati dalla famiglia e in-
A sette anni
seriti in una scuola in cui imparavano a leggere, a scrivere e a
A vent’anni
In un dipinto di J.J.F. Le Barbier (1738-1826), sopravvivere alla dura vita militare. A vent’anni i ragazzi erano
entrare nell’esercito
una donna spartana consegna uno scudo pronti per entrare nell’esercito.
al figlio, che è pronto per andare in guerra.
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