Page 9 - PASS classe 5
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Riassunto           ITALIANO
                      REGOLE p.   24

                             La tela di Aracne





                 Aracne lavorava al telaio e tesseva splendide tele con filati pre-
                 ziosi e colori bellissimi. La gente di tutto il paese veniva ad am-

                 mirare le sue tele e le faceva i complimenti. Aracne ne era molto
                 lusingata e col tempo diventò vanitosa.
                 – Sono più brava della dea Atena – si vantò un giorno con

                 una donna.
                 – Zitta, Atena potrebbe sentirti! – bisbigliò la donna.
                 – Non ho paura – rispose Aracne ad alta voce.

                 In quel momento Atena, che al telaio era un’artista insuperabi-
                 le, apparve in casa di Aracne. La ragazza si inginocchiò, ma la
                 guardò tutt’altro che umilmente.

                 – Sono venuta a vedere come sai tessere – disse Atena.
                 La dea sorrideva, ma la sua voce era così fredda che i presenti
                 fuggirono spaventati. Atena osservò la tela a cui Aracne stava lavorando.
                 – Devo ammettere che è molto bella – disse.

                 – Pensi di riuscire a fare di meglio? – chiese Aracne, sfacciata.
                 – Faremo una gara, così vedremo chi è la più brava – rispose Atena.
                 Atena e Aracne si misero al lavoro ai rispettivi telai e passarono giorni interi

                 a tessere disegni mai visti con bellissimi filati.
                 Quando alla fine le due tele furono pronte, vennero stese l’una accanto all’al-
                 tra. La dea esaminò con attenzione le due tele, poi cominciò a strillare in pre-

                 da all’ira: non lo avrebbe mai ammesso, ma si rendeva conto che il lavoro di
                 Aracne era più bello del suo. Afferrò la tela della rivale e la strappò.
                 – Visto che sei così brava nella tessitura, – gridò ad Aracne – ti condanno a

                 tessere per l’eternità.
                 Diede un colpetto sulla spalla di Aracne, che cadde a terra. La ragazza comin-
                 ciò a rimpicciolire fino a diventare una pallina nera che andò a nascondersi in
                 un angolo camminando con le otto zampette che le erano spuntate.

                 Atena l’aveva trasformata in un ragno, e da quel momento Aracne e i suoi di-
                 scendenti avrebbero tessuto le bellissime ragnatele che stanno negli angoli

                 polverosi o brillano della rugiada del primo mattino.
                                                        Heather Amery, Miti greci per bambini, Edizioni Usborne


                    1   Riassumi il racconto sul quaderno.
                       Puoi iniziare così:                             Aracne era una fanciulla molto brava a tessere.



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