Page 51 - Le avventure di Tom Sawyer
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A St. Petersburg, invece, quel sabato pomeriggio
                 non si respirava certo un’aria di felicità. Gli Harper
                 e zia Polly, vestiti a lutto, piangevano. Un insolito
                 silenzio regnava nel villaggio. La gente si dedicava

                 alle faccende quotidiane muta, sospirando. Becky
                 Thatcher passeggiava triste nel cortile della scuola.
                 – Oh, se solo avessi ancora la pallina di ottone! –
                 esclamò. – Se potessi ricominciare daccapo, non
                 gli direi più quelle cose cattive. Ma Tom se n’è
                 andato e non lo rivedrò mai più...



                 La mattina dopo, la campana invece che nel solito
                 modo allegro suonò a morto. La chiesetta non era
                 mai stata tanto affollata durante la funzione dome-

                 nicale. Regnava un grande silenzio, interrotto solo
                 da qualche singhiozzo soffocato quando zia Polly
                 e gli Harper raggiunsero i loro posti.
                 Il pastore descrisse le numerose qualità dei ragazzi
                 scomparsi e i presenti riconobbero che erano stati
                 davvero ciechi a non vederle, mentre invece avevano

                 notato un sacco di difetti. Il pastore poi rievocò molti
                 episodi  della  loro  vita  che  ne  dimostravano  il
                 carattere buono e generoso. Chi lo ascoltava ancora
                 una volta dovette riconoscere che aveva sbagliato a
                 considerarle delle birbonate meritevoli di punizioni.




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