Page 8 - Tuffi e Spruzzi 4
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                                               L S S
                                             P
                      La settimana         S S A
                                             P A H H
                            IL GATTO CHE COVAVA                                                                     UNA STORIA
                            IL GATTO CHE COVAVA
                                                                                                                    UNA STORIA

                                                                                                                  dA AScOlTARe
                                                                                                                  dA AScOlTARe
                   Per molti giorni Zorba rimase sdraiato accanto all’uovo proteggendolo
                   con tutta la delicatezza delle sue zampe pelose.
                   Furono giorni lunghi e pieni di disagi, che ogni tanto gli parevano completamente

                   inutili perché sembrava di prendersi cura di un oggetto senza vita, una specie di
                   fragile sasso, anche se bianco a macchioline azzurre.
                   Una volta, tormentato dai crampi per la mancanza di movimento, visto che
                   abbandonava l’uovo solo per mangiare e per far visita alla cassetta dei bisogni,

                   provò la tentazione di controllare se dentro quella capsula di calcio crescesse
                   effettivamente un piccolo gabbiano. Allora avvicinò un orecchio al guscio, poi
                   l’altro, ma non riuscì a sentire niente. Non ebbe fortuna nemmeno quando tentò

                   di guardare all’interno dell’uovo mettendolo controluce. Il guscio era spesso e non
                   lasciava trasparire assolutamente nulla.
                   La sera del ventesimo giorno Zorba stava dormicchiando e perciò non si accorse
                   che l’uovo si muoveva... Lo svegliò un solletichio. Aprì gli occhi e non poté evitare

                   un sussulto quando si accorse che, da una piccola crepa nel guscio, appariva
                   e scompariva una puntina gialla.



















                                    Zorba prese delicatamente l’uovo fra le zampe e vide il pulcino che
                                    beccava fino ad aprirsi un varco attraverso il quale fece capolino la
                                    sua minuscola testa umida.
                                    – Mamma! – stridette il piccolo gabbiano. Zorba non seppe che
                                    cosa rispondere. Sapeva che la sua pelliccia era nera, ma pensò che

                                    l’emozione e il rossore dovevano averlo trasformato in un gatto viola.



                                                      Luis Sepúlveda, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Guanda


                        Dopo aver ascoltato con attenzione il racconto, leggi con espressività
                       rispettando le pause.


                         italiano
            24                                                        L’audio della lettura è scaricabile dal sito www.gaiaedizioni.it
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