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I FENICI
La navigazione STORIA
Navigare in mare aperto
Il commercio via mare si sviluppò grazie alla capacità dei Fenici di
costruire navi grandi e robuste. viaggi in mare aperto
Le navi mercantili dovevano affrontare lunghi viaggi in mare aper- All’inizio i marinai navigavano
“a vista”, cioè restavano
to, perciò era necessario renderle il più possibile sicure, in grado di vicino alla costa in modo
resistere a tempeste e mareggiate. Ecco perché i Fenici intro- da poterla sempre “vedere”.
dussero alcune innovazioni: la più importante fu la chiglia 1 , una I coraggiosi marinai fenici
impararono a navigare
lunga trave di legno che attraversava tutta la lunghezza della nave e in mare aperto, cioè
la rendeva più stabile. allontanandosi dalla costa.
2 Alla chiglia LA DISCIPLINA
venivano fissate 5 Per sfruttare bene
le fiancate, alte i venti, al centro dello
e robuste in scafo era posizionato un
modo da poter albero con una grande
resistere ai colpi vela quadrangolare.
delle onde. 5
3 Il timone era
formato da due
remi, uno per
fiancata: era
così possibile
mantenere la 3
direzione anche
in caso di
mareggiata.
2 1
4 6 6 Lo scafo largo
consentiva di
caricare grandi
4 Quando la nave era in porto, una pesante quantità di merci.
ancora di ferro la teneva ferma.
Navigare in mare aperto significava affrontare viaggi che duravano molti giorni.
I marinai, perciò, avevano bisogno di orientarsi anche durante la notte, sen-
za l’aiuto della luce del Sole.
Impararono così a osservare il cielo e a riconoscere la Stella Polare: sapen-
do che questa stella indicava il nord, erano sempre in grado di capire in quale
direzione procedeva la nave.
STUDIO CON METODO Pagina 126 ESERCIZI Pagina 159 71