Page 20 - Le avventure di Tom Sawyer
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Tutti i bambini, compreso Tom, avrebbero voluto
              avere il suo coraggio e lo invidiavano per la sua
              vita libera e ribelle. Nuotava, pescava, gironzolava,
              restava alzato finché ne aveva voglia;

              era sempre il primo, in primavera,
              ad andarsene in giro a piedi nudi
              e l’ultimo, in autunno, a mettersi
              le scarpe; non si lavava e dormiva
              dove capitava.
              Tom, nonostante i divieti di zia Polly,

              giocava con Huck ogni volta che se
              ne presentava l’occasione.
              – Ciao, Huck! – lo salutò.
              – Ciao, Tom. Indovina che cosa

              ho qui?
              Huck gli mostrò un gatto morto.
              – A che cosa ti serve un gatto mor-
              to? – si informò Tom.
              – A far sparire le verruche – gli
              spiegò Huck. – Vai con il gatto al

              cimitero, a mezzanotte, nel punto
              in cui hanno da poco sepolto un
              uomo malvagio. A mezzanotte
              arrivano i diavoli a portarselo
              via. Sono invisibili, ma li senti




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