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Tanti tipi di codice          UNITÀ 3




                                                                   Per fare comprendere bene la speci­
                                                                   ficità della chiave di lettura di cia­
                                                                   scun codice, l’insegnante può pro-
                                                                   porre il gioco del  “telefono senza
                                                                   fili”, senz’altro già noto ai bambini.
                                                                   I partecipanti si dispongono in fila e
                                                                   il giocatore che si trova a un’estremi-
                                                                   tà bisbiglia una parola (o una frase)
                                                                   all’orecchio del suo vicino; questi deve
                                                                   ripetere la stessa parola o frase al gio-
                                                                   catore seguente; si procede allo stesso
                                                                   modo  fino all’ultimo della fila, che
                                                                   pronuncia la frase ad alta voce.
                 Ci si accorgerà così che la parola (o la frase) riportata dall’ultimo giocatore è spesso mol­
                 to diversa da quella di partenza, suscitando l’ilarità della classe a causa del combinarsi
                 e sommarsi di errori successivi di interpretazione.



                   Giocare con i codici

                 Concludiamo il lavoro di questa Unità sperimentando alcune simpatiche proposte lu­
                 diche. Tale approccio pratico renderà più facile per gli alunni capire l’importanza della
                 chiave di lettura.
                 La prima attività si basa sulla scitala spartana. Di che cosa si tratta? Nell’antica Sparta
                 i magistrati più importanti, chiamati efori, mandavano messaggi ai generali mediante
                 una lunga striscia di pergamena av-
                 volta a spirale su un bastone, in modo
                 da non sovrapporne i lembi e da non
                 lasciare spazi vuoti: era la scitala. Per
                 agevolare  la  spiegazione,  mostriamo
                 alla classe la  schermata 15 .
                 Gli  efori  scrivevano  il  messaggio  sulla
                 pergamena così arrotolata, quindi in-
                 viavano la sola striscia al destinatario,
                 che possedeva un bastone identico:
                 riavvolgendo la striscia sul proprio ba-
                 stone, egli era in grado di ricostruire la giusta sequenza delle lettere e il relativo
                 allineamento in modo da riuscire a decodificare il messaggio. Un nemico che avesse
                 intercettato la pergamena non avrebbe potuto comprenderne il testo, perché vi avrebbe
                 potuto leggere soltanto delle lettere tra loro scollegate.
                 Formiamo due squadre e dotiamole di due bastoncini identici e di varie strisce di carta
                 strette e lunghe. A turno, le squadre si cimenteranno nello scrivere un messaggio se­
                 greto, che dovrà essere decodificato correttamente dall’altra squadra.


                 Utilizzando l’ Attività 1  (pagina 35), i bambini possono invece sperimentare l’uso di
                 caratteri cuneiformi per comporre dei messaggi da decodificare.




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