Page 93 - NUOVO_La voce della Terra_storia5
P. 93

L’IMPERO ROMANO
                                                                                                                       La crisi    STORIA


              La crisi dell’impero




              Era sempre più difficile difendere i confini dell’impero, sia per
              la vastità del territorio sia perché Roma non aveva più una gui-
              da forte e sicura. Nel 193 d.C. diventò imperatore il generale

              Settimio Severo: da quel momento, la carica di imperatore
              non fu più trasmessa solo ai successori diretti (figli o parenti),
              poiché poteva passare anche a un generale dell’esercito.
              Inoltre, il fatto che l’esercito romano accogliesse molti soldati

              stranieri, che spesso si arruolavano solo per denaro, ne inde-
              bolì la compattezza: chi combatteva solo per interesse econo-
              mico e non aveva a cuore il bene dello Stato poteva decidere                                                            LA DISCIPLINA
              da un momento all’altro di abbandonare l’esercito.



              Le tasse e la crisi economica

              Per difendere meglio i territori si decise di fortificare le mura           L’arco che Settimio Severo fece
              dei confini, un’opera che comportò enormi spese. Tuttavia,                 edificare a Leptis Magna (nell’attuale
                                                                                         Libia), città natale dell’imperatore.
              con la fine delle guerre di espansione, nelle casse di Roma
              entravano sempre meno ricchezze. Perciò, per sostenere le

              nuove spese militari gli imperatori aumentarono le tasse.
              La popolazione di Roma era molto povera e non era nel-
              le condizioni di versare tasse allo Stato. I proprietari terrieri
              non avevano più le possibilità di un tempo: la  mancan-

              za  di  manodopera,  dovuta  al  fatto  che  a  Roma  non  arri-
              vavano più prigionieri di guerra da impiegare come schiavi,
              portò a un impoverimento delle terre.
              I prodotti agricoli cominciarono a scarseggiare e, di conse-

              guenza, i commerci diminuirono.
              Alla fine del II secolo d.C., dunque, Roma affrontava una crisi
              profonda, che investiva tutti gli aspetti della vita dello Stato: la
              politica, l’economia, la società.                                          Mosaico di Villa del Casale di Piazza
                                                                                         Armerina, in Sicilia. Molti patrizi,
              Era forse la fine dell’Impero Romano?                                      per la crisi, si rifugiarono in campagna.



                 COMPRENDO IL TESTO

      Perché questi popoli erano abituati       Rispondi alle domande.
 a temperature molto rigide e non      • Che cosa accadde nel 193 d.C.? Che cosa cambiò da quel momento in avanti?
 potevano trovarsi bene in territori      • In quale modo si cercò di difendere meglio i confini dell’impero?
 con un clima più temperato.    • Perché furono aumentate le tasse? Con quali conseguenze per la popolazione?


                                                                                                            ESERCIZI  Pagina 167    87
   88   89   90   91   92   93   94   95   96   97   98