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EDUCAZIONE
CIVICA
L’impronta ecologica
Per conoscere quante risorse consumiamo, possiamo utilizzare un
indicatore che si chiama impronta ecologica. Questo nome è stato
scelto proprio per farci capire che ognuno di noi lascia una “traccia”,
un’“impronta” sul pianeta.
L’impronta ecologica si esprime con un numero ottenuto attraverso
calcoli un po’ complicati, che possono riguardare una sola persona, un
gruppo di persone, una città o addirittura un intero Paese.
Per eseguire il calcolo, si tiene conto dello stile di vita. Per esempio,
viene considerato se si consuma molta carne, se si effettua la raccolta
differenziata dei rifiuti, quanti rubinetti sono presenti in casa, come ci
si sposta per andare a scuola o al lavoro, se si acquistano prodotti del
proprio territorio, dove si sono trascorse le vacanze e così via.
Tutti dobbiamo puntare a ottenere un valore basso dell’impronta eco-
logica, perché indica che consumiamo poche risorse!
utilizzo delle
emissioni di foreste
anidride carbonica
agricoltura
allevamento
consumo del suolo
pesca
Tutte le attività umane, dalla pesca al consumo del suolo, fino all’utilizzo
delle foreste, lasciano un’impronta sulla superficie della Terra.
NON SPRECARE IL CIBO!
Ti è mai capitato di mangiare molto più del necessario, oppure di rifiutare del
cibo senza averlo neppure assaggiato o, ancora, di preferire molto più spesso
la carne alla frutta e alla verdura? Forse non immagini che il cibo contribuisce
per circa un quarto alla nostra impronta ecologica.
Infatti, lo spreco di cibo e l’allevamento degli animali da carne cau-
sano un notevole consumo di risorse naturali.
Per diventare più consapevole di questo problema, fai un’in-
dagine: per una settimana, a ogni pasto registra se e quali
cibi consumi solo in parte o per niente, poi parlatene in classe.
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