Page 9 - Una scuola geniale
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I PRINCÌPI CARDINE DI QUESTO VOLUME




                 rispetto a  ogni  singolo alunno con cui  costruisce una relazione  educativa
                 e formativa. Questo ruolo talvolta può assumere la forma del mentoring ,
                                                                                                   8
                 soprattutto nel caso degli studenti ad alto potenziale particolarmente appas-
                 sionati alla materia oggetto dell’insegnamento/apprendimento.

                 Nell’ambito della plusdotazione, in particolare il  mentoring risulta una me-
                 todologia decisamente importante perché può rappresentare una concreta
                 realizzazione di ciò che Lev Semënovi ˇc Vygotskij prevede con la Zona di Svi-
                 luppo Prossimale (ZSP), cioè lo spazio che intercorre tra il livello di sviluppo

                 attuale e quello potenziale, una distanza che può essere percorsa grazie all’a-
                 iuto di un adulto o di un compagno più esperto. In quest’ottica, è possibile
                 riconoscere in tale approccio una serie di elementi positivi:
                 1) valorizza la dimensione relazionale;
                 2) valorizza il potenziale di ciascuno (sia del mentor sia del mentee);
                 3)  supporta il senso di responsabilità e lo sviluppo morale (sia del mentor
                   sia del mentee);

                   f
                 4)  avorisce il senso di autoefficacia (proponendo modelli chiari e raggiungibili);
                 5)  consente di realizzare gli obiettivi di continuità (tra diverse classi e tra di-
                   versi ordini di scuola);
                 6)  consente di dare spazio a un approccio “uno a uno” anche all’interno di
                   classi numerose (e in mancanza di possibili compresenze).
                 Si tratta di una forma che richiede particolare impegno a priori: per intercettare
                 le persone adatte, predisporre percorsi e materiali, monitorare ecc.
                 Siamo consapevoli che si tratti di una proposta sfidante ma la plusdotazione
                 pone sempre questioni sfidanti!




                    OBIETTIVI DI QUESTO VOLUME
                    In questo volume ci si propone di fornire informazioni e condividere esperienze utili
                    su vari fronti:
                    -  Conoscere, dalle caratteristiche personali al funzionamento dei soggetti gifted.
                    -  Supportare, tramite metodologie e strumenti di personalizzazione e inclusione.
                     I
                    -  ntervenire, approfondendo il ruolo del docente, del gruppo dei pari e del contesto.
                    Si procederà a partire dalla letteratura e dalle evidenze scientifiche (fornendo anche
                    i riferimenti bibliografici per chi volesse approfondire) per arrivare a proporre spunti
                    concreti, così da passare realmente dalla teoria alla pratica.





                 8  In ambito educativo si parla di mentoring facendo riferimento a una relazione (formale o informale)
                 che si struttura tra un soggetto con più esperienza (senior, mentor) e uno con meno esperienza (junior,
                 mentee, protégé), al fine di fornire quest’ultimo di competenze in ambito sia tecnico-disciplinare sia so-
                 ciorelazionale e, di conseguenza, di una propria autonomia.
                 Per un’analisi ampia sulla metodologia del mentoring, si rimanda alla sezione finale, da pagina 121.
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