Page 93 - GUIDA AL TESTO4_nuovo LA VOCE DELLA TERRA_SCIENZE-TECNO
P. 93
Didattica d’aula
L’insegnante può poi guidare i bambini a riflettere sui concetti specifici delle diverse
discipline in gioco nel progetto considerato, aiutandoli a coglierne i collegamenti.
Infatti, le attività STEM si pongono come obiettivo il superamento della tradizionale
separazione tra ambiti e lo sviluppo di un modo di pensare “a 360 gradi”, che abi-
tui a osservare e a porsi domande, a valutare criticamente una situazione e a considerare
punti di vista differenti.
La tabella che segue riassume i principali obiettivi della didattica STEM.
Principali obiettivi della didattica STEM
• Stimolare la capacità di osservazione e la • Promuovere una maggiore consapevolezza
curiosità. delle proprie capacità e dei propri limiti.
• Proporre l’applicazione del metodo • Stimolare il confronto con i pari, e
scientifico a situazioni concrete. la capacità di chiedere aiuto quando
• Stimolare la capacità di cogliere nella realtà necessario.
fenomeni e concetti conosciuti durante lo • Incoraggiare lo sviluppo della resilienza e la
studio delle discipline. capacità di trasformare risultati insoddisfacenti
• Promuovere la capacità di collegare i concetti in opportunità per migliorare.
in modo interdisciplinare. • Indurre un uso più consapevole dei
• Favorire lo sviluppo del pensiero dispositivi tecnologici.
computazionale, cioè la capacità di risolvere • Sollecitare il miglioramento della manualità
situazioni problematiche mediante la fine, attraverso la sperimentazione di
pianificazione e l’applicazione di procedure attrezzi con i quali di norma l’alunno non ha
ordinate. familiarità.
• Dare impulso alla ricerca creativa di • Promuovere la riflessione sulla parità di
soluzioni a situazioni problematiche e genere, anche attraverso l’attribuzione di
l’individuazione di strategie alternative, ruoli (per esempio, progettista) e l’utilizzo
cogliendone i relativi vantaggi e svantaggi. di attrezzi (per esempio, cacciavite, pinza)
• Promuovere la capacità di lavorare in tradizionalmente considerati “maschili”.
autonomia e in modo responsabile. • Indurre la riflessione sul consumo e sullo
• Stimolare l’acquisizione di competenze spreco dei materiali e oggetti maggiormente
sociali mediante il lavoro in un gruppo, con presenti nelle nostre case, e sulla possibilità
assegnazione di ruoli. del riciclo.
“E se l’oggetto realizzato non è bello da vedere o non funziona?”
L’oggetto ottenuto, per lo più frutto di un lavoro di squadra, è il risultato di tutti i tentativi
e gli errori di esecuzione rispetto al progetto iniziale, delle modifiche effettuate in corso
d’opera, dei compromessi tra le opinioni di tutti (oppure, nel caso di un lavoro individuale,
tra quanto l’alunno immaginava di poter fare e ciò che concretamente è riuscito ad attuare).
Dunque, non avrebbe senso considerare aspetto estetico e funzionalità. Il prodotto
ottenuto è valido in sé, perché rispecchia le competenze e l’impegno messi in campo
da ciascuno, secondo le proprie possibilità.
Un approccio di questo tipo è dunque profondamente inclusivo.
91