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Didattica d’aula

Una precisazione: il bambino potrebbe elencare “meccanicamente” tutte le discipline
che avrà imparato a riconoscere nell’acronimo STEM (o STEAM o STREAM).
Pertanto l’insegnante, al termine dell’esecuzione del progetto, dovrebbe stimolare una rifles-
sione collettiva per aiutare gli alunni a mettere a fuoco i concetti correlati a ogni disciplina.

Qui di seguito si ripercorrono le proposte del volume, per le quali si forniscono alcune indi-
cazioni e spunti di approfondimento.

Indicazioni operative e metodologiche

“Il telefono fai da te” (pagina 74)

La proposta che apre il percorso è apparentemente molto
semplice, perché consiste nella realizzazione del classico “te-
lefono a corda”. La scelta è strategica: infatti, a fronte di un
progetto che può essere percepito dalla classe come “facile”, l’insegnante può guidare la
classe a focalizzarsi sul metodo di lavoro che, come si è detto nelle pagine precedenti,
differenzia l’approccio della didattica STEM dalla semplice produzione di un oggetto.
Si darà quindi particolare rilievo alla reperibilità dei materiali, al lavoro di progettazio-
ne, alle fasi di sperimentazione e di registrazione dei dati raccolti.
Inoltre, si possono sollecitare le alunne e gli alunni a fare ipotesi (per esempio, chiedersi
con quale tipo di “telefono” la trasmissione del suono sarà migliore), e a essere “creativi”
nell’esplorare la funzionalità del telefono a corda (per esempio, utilizzare una cordicella
estremamente lunga o porsi in due stanze differenti).

Ricordiamo che per i bambini il telefono è per lo più lo smartphone: il “filo” è quello
necessario a ricaricarne la batteria. Dunque, per introdurre l’argomento, può essere sim-
patico presentare immagini in rete di telefoni a cornetta e collegarsi all’evoluzione del
telefono a pagina 10 della Sezione di Tecnologia.
Inoltre, si può espandere l’argomento richiamando i “telefoni senza fili” spesso presenti
nei parchi pubblici ed eseguendo una ricerca su strutture analoghe realizzate da artisti e
architetti: un noto esempio è quello delle ventitré “trombe” collocate a Milano in piazza
Gae Aulenti, realizzate dall’artista Alberto Garutti.
Esse non possiedono “fili”, ma la trasmissione del suono avviene anche in questo caso
attraverso un mezzo, cioè l’aria.

CONCETTI-CHIAVE Scienze: il suono, la sua propagazione e i materiali e mezzi (come
l’aria) che meglio lo conducono.

“La torre più stabile” (pagina 76)

La realizzazione di una torre, così come è presentata nel volume,
è soltanto una delle numerose varianti che si possono trovare
in rete nell’ambito di progetti STEM (per la ricerca, si può utiliz-
zare l’espressione in lingua inglese tower challenge, “la sfida del-
la torre”, oppure building challenge, “la sfida della costruzione”,
aggiungendo eventualmente “STEM” o “STEAM”).

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