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Didattica d’aula
Lo stop motion può essere ottenuto prima scattando la sequenza di fotografie con uno
smartphone, un tablet o una fotocamera digitale (ben fissati in un’unica posizione) e
poi montando insieme le immagini attraverso un qualsiasi programma di editing video
oppure utilizzando una app dedicata (ve ne sono di scaricabili gratuitamente, come
Motion e Stop Motion citate a pagina 79 del volume).
Un audio musicale o dei suoni o, ancora, delle voci di commento possono completare il
lavoro. Se qualcuno degli alunni è in grado di suonare uno strumento, lo si può incorag-
giare a mettersi in gioco eseguendo una melodia adatta al video realizzato dai compagni.
CONCETTI-CHIAVE Tecnologia: i materiali e il loro ciclo di vita, il processo produttivo;
Scienze: l’ambiente e le risorse naturali; Informatica: i dispositivi digitali, gli elementi di
base per il salvataggio di file, alcuni programmi di base per l’editing video e audio.
“Una sfilata creativa” (pagina 80)
Ecco un progetto che si presta a valorizzare l’ambito cre-
ativo, coinvolgendo le alunne e gli alunni in una insolita
sfilata di capi d’abbigliamento da loro disegnati. Proba-
bilmente vi sarà spazio anche per momenti di ilarità, che
contribuirà a consolidare le competenze relazionali
tra pari.
All’esperienza concreta, tuttavia, potremo intrecciare una riflessione sui prodotti di
consumo, in particolare gli indumenti. Nel corso di una discussione preliminare, infatti,
l’insegnante può porre domande-stimolo, quali: A fine stagione, nella mia famiglia gli
indumenti vengono riposti o eliminati? Quelli da eliminare, sono destinati alla discarica o
donati ad altre persone? Vorrei sostituire più spesso i miei indumenti? Quanto è importan-
te per me che rappresentino un marchio di tendenza? Che cosa ne penso dell’indossare
abiti usati? e così via.
Durante il confronto, ognuno potrà esprimersi liberamente ma dovrà rispettare l’o-
pinione degli altri. Le domande dovrebbero anche tenere conto di eventuali situazioni
di difficoltà familiare per le quali, per esempio, indossare abiti donati è una necessità.
È possibile che emergano “pregiudizi” rispetto al riutilizzo di indumenti: perciò, è uti-
le spiegare che oggi esistono vari laboratori e case di moda che recuperano tessuti
e vestiti per realizzare capi nuovi, unici e originali, in contrapposizione a quelli della
cosiddetta fast fashion o “moda usa e getta” delle grandi catene di negozi, diffuse in
molte città.
Tale fenomeno dimostra che sempre più persone sono interessate a ridurre lo spreco
delle risorse naturali e rientra in un ambito più vasto, quello della “moda sostenibile”,
così chiamata perché si propone di rispettare l’ambiente e di migliorare le condizioni
di lavoro delle persone coinvolte nella produzione di quegli indumenti.
È possibile trovare in rete dei video che aiuteranno a chiarire l’argomento.
CONCETTI-CHIAVE Tecnologia: i materiali e il loro ciclo di vita; Educazione Civica: Le
“4 R” (Riduco, Riuso, Riciclo, Recupero).
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